hogan shopping on line (Gast)
| | Rispetto a 40 anni fa abbiamo ormai quasi quattro miliardi in più di persone, le cose che si potevano già fare negli anni '70 non sono state fatte e ci siamo oggi trovati in una situazione ancora più difficile, ma il messaggio continua a non passare, viene visto come un messaggio retrogrado che ci fa tornare al Medioevo, che non vuole lasciare i paesi in via di sviluppo alla loro parte di crescita per migliorare le condizioni di vita. Ogni volta che si apre un dibattito su questo tema si finisce subito con queste facili accuse e non si approfondisce le uniche istanze che possono, qualora ci si ragioni sopra, portarci fuori da questa crisi epocale. Si tratta di prendere coscienza che il futuro non può continuare com'è stato programmato in passato finora, ci sono limiti fisici naturali del pianeta. Fermare la crescita vuole dire non avere questo dogma assoluto, che il benessere sia fatto sempre e solo di un'aggiunta di qualcosa, senza renderci conto che ci sono dei livelli minimi di benessere delle persone che debbono essere chiaramente raggiunti e che corrispondono al soddisfacimento dei bisogni. I bisogni fondamentali di un uomo ormai li conosciamo bene, nei paesi occidentali li abbiamo soddisfatti tutti, si tratta di nutrirci in modo corretto, di avere una casa confortevole, di avere l'acqua corrente, l'acqua calda, di poterci riscaldare d'inverno e rimanere freschi d'estate, di avere uno Stato che ci garantisce un minimo di assistenza sociale, di assistenza sanitaria, dei diritti, la possibilità di avere un'istruzione pubblica, ma più in là andiamo e più ci accorgiamo che l'elenco di questi bisogni fondamentali termina con poche decine di temi. Il resto comincia sempre più a diventare un superfluo che negli ultimi 20 anni è stato costruito su un immaginario televisivo pubblicitario che corrisponde a più mezzi, più beni, più capricci direi, perché quando vediamo la nostra pubblicità inneggiare a modelli di vita dove il successo dell'uomo si misura con quanti cavalli ha nel motore, quanto è più grande la sua automobile, quante stanze ha nella propria casa, quante case ha in più, quanti viaggi esotici riesce a fare, è un continuo stimolare la mente su oggetti e proposte di una vita al di fuori dei limiti, è proprio la pubblicità che ci dice "Trasgredisci i limiti". Non ci sono limiti nel mondo, più compri e quindi più soldi devi avere e più potrai trasgredire questi limiti e avere una vita di successo, ma questa è una trappola mortale, non è possibile trasgredire i limiti fisici della termodinamica ambientale, delle risorse di cui disponiamo. A questo punto suggerirei, in un momento di profonda crisi come questa, di rivedere profondamente i bisogni dell'uomo, garantire una salvaguardia di ciò che abbiamo raggiunto negli ultimi 50 anni di crescita petrolifera perché è stato il petrolio a permettere nel mondo di raggiungere i livelli nei quali siamo oggi, quantomeno nei paesi occidentali, rivedere non vuole dire tornare indietro, vuole dire tenerci stretti dei bisogni fondamentali, diffonderli, se è possibile e con i mezzi a nostra disposizione a tutti i 7 miliardi di abitanti della Terra, cercare di moderare l'aumento della popolazione perché altrimenti per ogni passo virtuoso che si farà nel mondo occidentale di riduzione dei consumi, questo verrà vanificato dalla crescita della popolazione terrestre nei successivi anni. Bisogna trovare una stabilità nella popolazione terrestre, a dispetto di quanti molti economisti e demografi pensano che ritengono che invece si possa anche in questo caso continuare a crescere e che la tecnologia risolverà tutti i problemi. Non è vero, la tecnologia può darci degli strumenti, ma non risolvere tutti i problemi, anzi vediamo che molto spesso se male utilizzata la tecnologia ne crea anche di problemi. |